You are here

Terza puntata di 3, 2, 1, Go!

Benvenuti goisti!
Questa volta conosceremo la storia del Go nella terra del Sole Nascente, e di come questo paese abbia portato cambiamenti radicali nel gioco. Impareremo inoltre a capire con esattezza quando finisce una partita.

Il Go in Giappone.

Non ci sono scritti riguardanti la data precisa dell’introduzione del Go in Giappone. Secondo i registri della dinastia cinese Sui (597-618 d.C.) già nel settimo secolo il Go era uno dei tre passatempi più diffusi nel paese del Sol Levante.
La sua espansione sarebbe da attribuire ad un ambasciatore giapponese di ritorno dalla corte dei Sui nel 607 d.C.
Secondo il credo popolare nipponico, il Go era stato portato dalla Cina nel 735 d.C. dall’aristocratico Kibi no Makibi.
Dopo 18 anni trascorsi in Cina per imparare il meglio della cultura di quel paese, Kibi tornò nella sua patria con i frutti di quasi due decenni di studi.
Frutti che comprendevano naturalmente anche una conoscenza approfondita del Go.
Nel 701 d.C. una regola di condotta diretta a monaci e monache buddiste prescriveva 100 giorni di lavoro forzato come punizione per chi era dedito al gioco d’azzardo; i buddisti amanti del gioco potevano comunque dilettarsi con il Go, il quale era specificatamente escluso dalle azioni proibite.
Dopo la sua introduzione iniziale in Giappone, il Go veniva giocato principalmente dai nobili e dai membri dell’esercito, che si portavano il loro equipaggiamento goistico in battaglia per avere un passatempo con cui rilassarsi a fine giornata."
Segue su:
http://www.paginaq.it/2014/02/03/3-2-1-go-terza-puntata/

genere: 
Share/Save

Theme by Danetsoft and Danang Probo Sayekti inspired by Maksimer